Sample records for alcune riflessioni sullitinerario

  1. Misura de Massa e Larghezza degli Stati $$x_1$$ e $$x_2$$ del Charmonio Formati in Interazioni $$p - \\bar{p}$$

    DOE Office of Scientific and Technical Information (OSTI.GOV)

    Pallavicini, Marco

    1995-01-01

    Oggetto di questa tesi è la misura di alcune caratteristiche fisiche ( massa, larghezza, e larghezza parziale in p - p) degli stati 3 Pi e 3 A del charmonio, - overo del sistema legato di un quark "charm" e del suo antiquark-, nell'ambito dell'esperimento E-760, installato nell'accumulatore di antiprotoni del Fermilab (U.S.A).

  2. An experiment of formation of charmoni states in annihilation P-Pbarra. Un esperimento di formazione di stati del charmonio in annichilazione P-Pbarra (in Italian)

    DOE Office of Scientific and Technical Information (OSTI.GOV)

    Pallavicini, Marco

    1995-01-01

    Oggetto di questa tesi e la misura di alcune caratteristiche fisiche (massa, larghezza, e larghezza parziale in p -more » $$\\bar{p}$$) degli stati 3P 1 e 3P 2 del charmonio, -ovvero del sistema legato di un quark "charm" e del suo antiquark-, nell'amito dell'esperimento E-760, installato nell'accumulatore di antiprotoni del Fermilab.« less

  3. [Analysis of factors predicting early unplanned readmissions].

    PubMed

    Di Domenico, Gabriella; Tersigni, Ivan; Federico, Bruno; Leuter, Cinzia

    2016-01-01

    OBIETTIVI: determinare i fattori associati ai ricoveri ripetuti per identificare i pazienti a rischio di riospedalizzazione entro i 30 giorni dalla dimissione. DISEGNO: analisi retrospettiva delle dimissioni nell'anno 2013 attraverso le schede di dimissione ospedaliera (SDO). 3.900 pazienti ricoverati presso il presidio ospedaliero "Fabrizio Spaziani" di Frosinone. PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: analisi bivariata per l'analisi dell'associazione tra variabili. La regressione logistica è stata utilizzata per identificare i fattori di rischio associati al ricovero ripetuto. RISULTATI: tra i 3.900 pazienti considerati, il 12,8% ha avuto una riammissione non programmata entro un mese dalla dimissione precedente per le stesse categorie diagnostiche principali (MCD). Sono state rilevate differenze statisticamente significative tra i pazienti con e senza ricovero ripetuto per età, durata della degenza, titolo di studio, condizione occupazionale e diagnosi. I fattori che aumentano la probabilità di una riospedalizzazione sono il vivere da solo, la condizione di pensionato o casalinga, una degenza più lunga e alcune diagnosi, fra cui malattie dell'apparato respiratorio, del sistema nervoso e dell'apparato urinario. CONCLUSIONE: alcune caratteristiche sociodemografiche e la diagnosi dei pazienti ospedalizzati sono associate al rischio di riospedalizzazione entro 30 giorni dalla dimissione. I dati disponibili nell'archivio delle SDO possono essere utilizzati per un'identificazione dei pazienti a rischio sui quali definire specifici piani di dimissione.

  4. Attitudine Linguistica e Memoria. Alcune Considerazioni sul MLAT. (Modern Language Aptitude Test). (Linguistic Aptitude and Memory. Some Considerations on the MLAT).

    ERIC Educational Resources Information Center

    Sorace, Antonella

    1982-01-01

    Examines the Modern Language Aptitude Test and identifies as the lowest common denominator in three of its four parts an individual's short-term Memory capability. Concludes that this test cannot indicate an individual's linguistic aptitude because it does not take into consideration the role of two key aspects of language learning: long-term…

  5. [Mortality from respiratory diseases in the provinces of Apulia Region (Southern Italy) from 1933 to 2010].

    PubMed

    Montinari, Maria Rosa; Gianicolo, Emilio Antonio Luca; Vigotti, Maria Angela

    2016-01-01

    OBIETTIVI: valutare l'andamento temporale della mortalità per patologie respiratorie nelle province pugliesi utilizzando dati omogenei per fonte e metodologia di calcolo. DISEGNO: analisi ecologica storica degli andamenti temporali di mortalità per tumori e patologie dell'apparato respiratorio nelle province pugliesi, in Puglia e nelle ripartizioni geografiche italiane dal 1933 al 2010. SETTING E PARTECIPANTI: i dati di mortalità e le popolazioni residenti sono di fonte Istat. Sono state esaminate tutte le cause di decesso, il tumore della laringe, il tumore del polmone, l'insieme dei tumori respiratori, la bronchite, la polmonite e la broncopolmonite considerate congiuntamente, e l'insieme delle patologie respiratorie. Le analisi sono disaggregate per sesso dal 1969. PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: rapporti standardizzati di mortalità (SMR%) in riferimento all'Italia, con intervalli di confidenza al 95%, e tassi di mortalità standardizzati col metodo diretto (TSD ) in riferimento alla popolazione standard europea. RISULTATI: dal 1933 al 2010, i TSD per tumori respiratori e per bronchiti diminuiscono in tutte le aree analizzate. Tuttavia, nelle province di Taranto, Brindisi e Lecce, l'SMR% per tumori respiratori, inferiore al riferimento nazionale fino agli anni Sessanta, si allinea (a Brindisi) e supera (a Lecce e Taranto) il riferimento negli anni successivi. Nelle province di Foggia e Bari il numero dei decessi per tumore del polmone è costantemente inferiore all'atteso. CONCLUSIONI: la ricostruzione storica e l'analisi dei trend temporali di mortalità dal 1933 al 2010 mostrano alcune criticità sanitarie in periodi specifici. L'elaborazione dei dati di mortalità per un arco temporale di circa 80 anni ha messo in evidenza la maggiore rilevanza di queste criticità con l'avvio dello sviluppo industriale.

  6. [Assessment of a project for integrated management of care given to patients with type-2 diabetes in the Local Health Authority 21 of Legnago (Veneto Region, Northern Italy) in the period 2010-2012].

    PubMed

    Marcon, Alessandro; Vaona, Alberto; Rigon, Giulio; Carazzolo, Marco; Del Zotti, Franco; Girotto, Sandro; Marafetti, Claudio

    2016-01-01

    OBIETTIVI: descrivere, nella ASL 21 di Legnago (VR), l'andamento di alcuni indicatori sanitari tra il 2009, anno precedente all'avvio di un progetto triennale per la gestione integrata dell'assistenza al paziente con diabete mellito di tipo 2, e il 2012, ultimo anno del progetto. DISEGNO: studio longitudinale trasversale ripetuto. SETTING E PARTECIPANTI: tutti i pazienti diabetici di tipo 2 della ASL 21, identificati nei database aziendali (in base a esenzioni per patologia, accessi al servizio diabetologico, consumo di farmaci antidiabetici e strisce per la determinazione della glicemia) e nelle cartelle cliniche dei medici di famiglia. PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: numero di test diagnostici e di follow-up erogati, consumo di farmaci, prestazioni specialistiche, accessi al pronto soccorso, ricoveri e mortalità. RISULTATI: nonostante un calo generalizzato (-3,1%) nei test erogati dalla ASL 21 ai suoi assistititi nel periodo 2009-2012, l'analisi ha documentato un marcato aumento per gli esami previsti nella gestione del diabete, quali curve da carico glicemico (+104,3%), emoglobina glicata (+19,0%) e microalbuminuria (+296,1%). I soggetti identificati come diabetici sono aumentati da 8.084 nel 2009 (5,2%) a 9.221 nel 2012 (5,9%). Sono stati osservati aumenti nella prevalenza di pazienti visitati presso un servizio diabetologico (dal 22,6% al 39,0%), nonché negli utilizzatori di metformina (dal 28,0% al 37,5%), insuline (dal 13,5% al 18,3%) e incretine (dall'1,4% al 9,0%). Il consumo di sulfaniluree è, invece, calato (dal 49,9% al 40,8%), come anche l'erogazione di alcune prestazioni specialistiche, gli accessi al pronto soccorso e i ricoveri, mentre il tasso di mortalità è rimasto stabile (29,6 decessi x1.000/anno). CONCLUSIONE: durante il periodo di implementazione del progetto sembra essersi verificato un aumento della sensibilità diagnostica e una maggiore presa in carico del paziente diabetico. Anche se la natura osservazionale dello studio non consente

  7. Gypsum karst in Italy: a review

    NASA Astrophysics Data System (ADS)

    De Waele, Jo; Chiarini, Veronica; Columbu, Andrea; D'Angeli, Ilenia M.; Madonia, Giuliana; Parise, Mario; Piccini, Leonardo; Vattano, Marco; Vigna, Bartolomeo; Zini, Luca; Forti, Paolo

    2016-04-01

    . Forti P., Lucci P. (Eds.) (2010) - Il Progetto Stella-Basino. Studio multidisciplinare di un sistema carsico nella Vena del Gesso Romagnola. Memorie Ist. It. Spel. II(14), 260 p. Lucci P., Piastra S. (Eds.) (2015), I Gessi di Brisighella e Rontana: studio multidisciplinare di un'area carsica nella Vena del Gesso Romagnola. Memorie Ist. It. Spel. II(28), 751 p. Madonia G., Forti P. (2003) - Le aree carsiche gessose d'Italia. Memorie Ist. It. Spel. II(14), 285 p. Madonia G., Vattano M. (2011) - New knowledge on the Monte Conca gypsum karst system (central-western Sicily, Italy). Acta Carsologica, 40, (1), pp. 53-64. Marinelli O. (1917) - Fenomeni carsici nelle regioni gessose d'Italia. Mem. Geografiche di Giotto Dainelli, 34, pp. 263-416, suppl. to Riv. Geografica It Tedeschi L. et al. (2015) - Comportamento idrogeologico di alcune risorgenti carsiche nei gessi dell'Emilia-Romagna. Memorie Ist. It. Spel. II(29), pp. 399-404. Vigna B. et al. (2010) - Evolution of karst in Messinian gypsum (Monferrato, Northern Italy). Geodinamica Acta, 23(1-3), pp. 29-40. Zini L. et al. (2015) - a multidisciplinary approach in sinkhole analysis: the Quinis village case study (NE-Italy). Engineering Geology, 197, pp.132-144.

  8. Il ruolo svolto dall’attività lavorativa sull’ipertensione arteriosa

    PubMed Central

    Barbini, N.; Gorini, G.; Ferrucci, L.; Biggeri, A.

    2009-01-01

    professionali (esposizione a determinati rischi o vincoli); 2. sugli stili di vita e la salute percepita secondo il Nottingham Health Profile; 3. sulle condizioni oggettive di salute. Per il presente lavoro saranno considerati solo alcuni parametri utili all’approfondimento epidemiologico nel settore cardiocircolatorio. Essi riguarderanno: 1) le condizioni di lavoro, 2) la valutazione soggettiva del lavoro, 3) costrizioni specifiche del lavoro vissute come più gravose con l’avanzare dell’età. Relativamente all’ipertensione, sono stati considerati ipertesi i soggetti che presentavano una PAS ≥160 mm/Hg e/o una PAD ≥90 mm/Hg nonché coloro in cura antipertensiva. Risultati I risultati si riferiscono a 1104 lavoratori, di cui 76% uomini e 24% donne. La prevalenza di ipertensione si è dimostrata più elevata nei maschi (33% Vs 22%). Le stime del rischio hanno evidenziato una associazione statisticamente significativa con alcuni fattori lavorativi come mantenere posture difficili (O.R. 1.71), lavorare in presenza di calore (O.R. 1.43), a contatto con agenti chimici (O.R, 1.31). stare a lungo seduti (O.R. 1.48), fare più cose contemporaneamente (O.R. 1.41), essere interrotti nel proprio lavoro (O.R. 1,35). non poter distogilere gli occhi dal lavoro (O.R.1.61). Conclusioni Noi abbiamo osservato che alcune caratteristiche fisiche del lavoro, ma soprattutto quelle di tipo organizzativo sono fortemente associate all’ipertensione arteriosa. Un elemento importante è sembrata la valutazione soggettiva del valore che i lavoratori danno del proprio lavoro: tale elemento è fortemente connesso con I’organizzazione del lavoro, pertanto è un possibile target di prevenzione (fattore di rischio modificabile). PMID:17886759

  9. A multidisciplinary environmental integrated approach to better understand the Tegnue Reefs formation, offshore Chioggia, Northern Adriatic Sea.

    NASA Astrophysics Data System (ADS)

    Bergamasco, Andrea; Donnici, Sandra; Tosi, Luigi; Tagliapietra, Davide; Zaggia, Luca; Bonaldo, Davide; Braga, Federica; Da Lio, Cristina; Keppel, Erica; Lorenzetti, Giuliano; Manfè, Giorgia; Franceschini, Gianluca; Giovanardi, Otello; Carol, Eleonora; Fornaro, Elena; Grant, Carley

    2014-05-01

    , and benthic invertebrates like bryozoans, mollusks, serpulids and corals also contribute to the final building of the status of Tegnue's environment, but we want to demonstrate that the in first stage of consolidation abiotic phenomena could have played a major role. In order to prove our thesis a series of ground water sampling as well as rock sampling and sediment cores were carried out. The poster illustrates the overall ongoing program as well as some work in progress and first results from field cruise. Acknowledgments This work was supported by the Municipality of Chioggia through the Tegnue Project and partially by the Flagship Project RITMARE - The Italian Research for the Sea - coordinated by the Italian National Research Council and funded by the Italian Ministry of Education, University and Research within the National Research Program 2011-2013, and by the Scientific Cooperation Agreement between the CONICET (Argentina) - CNR (Italy), Program 2013-2014, Project 'Fresh-saltwaters in high-value coastlands: from the hydrogeophysical/geochemical characterization of the present interactions to the modeling quantification of the expected effects of climate changes'. References - Bonardi, M., Tosi, L. 2000. Indagini preliminari su alcune formazioni di sabbie cementate nella laguna di Venezia. In: La Ricerca Scientifica Per Venezia. Il Progetto Sistema Lagunare Veneziano, Modellistica del Sistema Lagunare Studio di Impatto Ambientale. Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Vol. II, Tomo II, p. 967-974, Venezia, ISBN: 88-86166-82-6. - Bonardi, M., Tosi, L., Rizzetto, F., Brancolini, G., Baradello, L. 2006. Effects of climate changes on the late Pleistocene and Holocene sediments of the Venice Lagoon, Italy. Journal of Coastal Research, SI 39, 279-284. - Casellato S., Stefanon A. 2008. Coralligenous habitat in the northern Adriatic Sea: an overview. Marine Ecology, 29: 321-341. - Gabbianelli, G., Colantoni, P., Degetto, S., Dinelli, E., Lucchini, F. 1997

  10. Aortopexy for the treatment of tracheomalacia in children: review of the literature

    PubMed Central

    2012-01-01

    delicate is represented by those with associated gastro-esophageal reflux, in whom a fundoplication should be performed. Other treatments of tracheomalacia, particularly tracheal stenting, were associated with a higher rate of failure, severe morbidity and mortality. Non english abstract La tracheomalacia severa rappresenta una sfida per Pediatri, Intensivisti, Pneumologi, Otorinolaringoiatri, Chirurghi Pediatri. Il trattamento della tracheomalacia è tuttora controverso. L’aortopessi è considerata da molti la migliore opzione terapeutica. Abbiamo condotto una revisione della letteratura di lingua inglese su tale argomento. Di 125 lavori, 40 sono stati inclusi nella revisione. Tra 758 pazienti (62% maschi) affetti da tracheomalacia, 581 sono stati sottoposti ad aortopessi tra il 1968 e il 2008. In 659 pazienti alcune comorbidità erano presenti. L’associazione più frequente era con l’atresia esofagea (44%), l’anello vascolare o un’anomalia dei grossi vasi (18%), la compressione da parte dell’arteria innominata (16%); nel 9% la tracheomalacia era idiopatica. I sintomi riportati sono stati variabili, ma l’indicazione più importante all’aortopessi sono stati eventi di ALTE, osservati nel 43% dei pazienti. Lo studio diagnostico preoperatorio principale è stato la broncoscopia. L’approccio chirurgico è avvenuto attraverso una toracotomia anteriore sinistra nel 72% dei pazienti, mentre un approccio mediano è stato scelto nel 14% e nell’1.3% dei casi è stato eseguito un approccio toracoscopico. Al follow-up (mediana di 47 mesi) la maggioranza dei pazienti sono migliorati significativamente, ma l’8% di essi non è migliorato, il 4% è peggiorato e il 6% è morto. Complicazioni sono state riportate nel 15% dei pazienti, nell’1% un nuovo intervento di aortopessi è stato necessario. In questa revisione abbiamo trovato che non c’è un consenso generale sulla valutazione e sulla descrizione dei sintomi, sulle indicazioni chirurgiche ed esami